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Salve a tutti. Come potete vedere, il titolo del mio blog prende spunto dalla parole di un personaggio storico molto controverso, ma che sicuramente ha lasciato un enorme segno: "Ye shall know the truth, and the truth shall make you free = conoscerete la verità, e questa vi renderà liberi". Ecco, ho reputato giusto titolare il mio blog in questo modo. La verità vi/ci renderà liberi. Ovviamente non predendo certo di essere io la Verità assoluta, questo blog ha soltanto l'intento di condividere con il maggior numero di persone, temi di attualità politica e sociale, toccando anche, se possibile argomenti "scottanti". Vorrei credere che all'interno di questo piccolo spazio virtuale, le persone si sentano libere di parlare, informarsi, ma sopratutto crescere culturalmente e non solo. Questo è il mio sogno/desiderio. Spero durante questo percorso di poter creare interessanti dibattiti contro ogni forma di censura. Non dobbiamo mai aver paura di manifestare il nostro dissenso e la nostra voglia costante di ricercare la verità nelle cose. "Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono". Georg Hegel

5/19/2012

Racconto di un passato sempre presente



Oggi vorrei trattare un tema un po’ controverso e complicato. Onestamente ho avuto qualche difficoltà e molti ripensamenti prima di convincermi che si: “E’ giusto che la gente sappia, che sene parli, che tutto ciò non rimanga in qualche modo impunito”. 
Quella che state per leggere è la vera storia di una persona a me cara, vissuta sulla sua pelle. Una pelle innocente che è stata depauperata della sua innocenza da una persona tanta vigliacca quanto subdola e meschina. Prima di pubblicarla abbiamo concordato insieme che non avremmo pubblicato il suo vero nome, ma uno di circostanza.
Ho reputato comunque giusto e importante riportare la vera esperienza (traumatica è dire niente) di un tema quanto mai attuale e sommerso: La pedofilia.
A me ogni volta che la rileggo questa lettera che mi mandò anni fa, vengo i brividi. Fortunatamente posso altrettanto dire che lo sfortunato protagonista di questa vicenda, oltre ad essere una delle persone a me più care, è riuscito con gli anni e con la volontà a diventare una splendida persona ed un ottimo amico.
Volevo soltanto dirli: Ti voglio bene e grazie per la tua testimonianza. Che questa possa essere in qualche modo di aiuto a tutti bambini che hanno avuto un passato simile. Perché questo non accada più e perché queste bestie vengano fermate! E’ importante uscire allo scoperto.
Buona lettura e spero che ciò possa far aprire gli occhi a molti. Purtroppo queste cose succedono anche in paesi “moderni” e “sviluppati”. Ho finito le parole. Scusate. 
P.s. Vi chiedo per favore di non chiedermi (anche in privato) il nome di questa persona perché tanto non vi dirò niente, fidatevi soltanto del fatto che purtroppo questa non è una leggenda ma una triste storia vera...

Andrea Viaggi


Non è mai facile descrivere le emozioni di un passato che si è cercato tutta la vita di dimenticare, superare. Un passato lastricato di ricordi, a volte quasi volutamente confusi, che parlano di te, soggetto e protagonista di un film che non avresti mai voluto girare e interpretare.
Attenzioni, tenerezze, fiducia, a dodici anni sono parole che descrivono la famiglia, la tua famiglia e il gioco rappresentano il comune denominatore del tuo essere: un innocente fanciullo.
Ma a volte ciò che deve essere per natura giocoso, diventa marcio e aberrante così, uno zio, lo zio compagno di giochi tradisce la tua fiducia incondizionata e ti trascina, pian piano, in un lungo tunnel dove riesci a malapena a respirare.
Così il gioco assume prospettive ogni giorno diverse, la scoperta della tua sessualità, quel limpido processo che accompagna la vita di ogni ragazzo diventa complicato, sporco, difficile da capire, tra innocenza intrinseca e malizia forzata, tra candida ingenuità e brutale realtà.
Gli incontri diventano via via più frequenti, via via più segreti, in principio pensavi che in fondo non c'è niente di male perché sono con zio, non può esserci male.
Allora ti lasci andare, intuisci che qualcosa è cambiato, l'innocenza ha lasciato il posto alla più inconcepibile delle pratiche ma c'è qualcosa che quasi ti blocca, che ti fa andare avanti a continuare e che ti rende complice di un reato che stai solo subendo.
L'ambiguo non è più ambiguo, quello che poteva sembrare un gioco un po' spinto si palesa per quello che è: sesso.
E la scoperta fa male più di una pugnalata ma decidi di chiuderti a riccio nel silenzio, nessuno deve sapere, nessuno deve capire, nessuno deve poter giudicare, nessuno mi può capire e aiutare.
Gli anni passano, gli incontri continuano e ti senti sempre più sporco, come macchiato di un delitto, non capendo che l'unico delitto è il furto della tua innocenza ma preferisci ogni giorno indossare una maschera, ti senti solo in mezzo agli altri, ma devi e vuoi andare avanti, seppellendo le tue emozioni e i tuoi gridi disperati d'aiuto, sei caduto nel baratro e quella maschera è fondamentale: ogni giorno va in scena la vita di figlio, amico, studente e fratello normale, magari anche allegro e spensierato ma a sera, quando i riflettori si spengono e ti togli quella fottuta maschera dalla faccia avresti voglia di piangere, a volte lo fai e implodi quel grido straziante dal cuore che si chiede: perché proprio a me?
E' l'inizio della fine, non sei più lo stesso, i piccoli problemi diventano montagne insormontabili e ti lasci travolgere e trasportare dall'inerzia del quotidiano.
Gli amici diventano conoscenti con cui passi la maggior parte del tuo tempo e la scuola, un passatempo per impiegare le mattinate, con risultati ovvi che prendono a pugni il tuo orgoglio di sempre ottimo studente, così cambi scuola per non perdere un anno, consapevole di aver perso solo te stesso.
Ti rendi conto di aver toccato il fondo, soffri ma non lo dai a vedere, ti ostini a non cercare aiuto e incominci a convincerti che l'anormale sia diventato normale, o perlomeno lo è per te. Così ti imponi che quell'incontri non sono così riprovevoli ma ti piacciono, incentivati da uno zio che ti lusinga e comincia a pagarti come una vile puttana.
Dentro di te pensi che tutto sia perduto, t’infogni ed entri ancora di più nella parte che lo sceneggiatore di questo film horror ha scritto per te, arrivi persino a cercarlo e chiamarlo tu, come a tentare un suicidio morale ,per la cronaca, perfettamente riuscito.
Poi ad un tratto vedi la luce in fondo al tunnel, quanto mai insperata e desiderata, si tratta di una ragazza di cui ti innamori alla follia, in lei trovi ascolto e comprensione e ti da coraggio, il coraggio di mettere la parola fine allo scempio della tua adolescenza, avevi disperato bisogno di una scintilla e a lei ti aggrappi con tutta la forza che puoi, dando troppa responsabilità però ad un allora diciottenne.
Intuisci la strada giusta da percorrere ma hai ancora bisogno di tempo per razionalizzarla, aprirti e con la parola, l'affetto e la comprensione di chi ti circonda lavare le profonde e quasi indelebili macchie di anni di abusi. Lavare quell'ossessivo quanto paradossale senso di colpa che ti stringeva l'animo, quell'inconcepibile sensazione che offusca la verità e che ti vuole complice alla pari di chi ti ha semplicemente rovinato la vita.
Decidi di non denunciarlo per il bene tuo e della tua amata famiglia, non vuoi scandali, non vuoi terremoti, vuoi solo giustizia e la tanto agognata serenità. Allora decidi che sarà lui a pagarti la psicoterapia, e non ammetterai se o ma che comunque non ci sono stati.
Giusta o sbagliata la scelta ha portato i suoi frutti, oggi posso dire di essere cambiato perché ho avuto la forza, la fortuna e il coraggio di affrontare ciò che è stato con la luce della ragione, del confronto. Non è stato facile e non lo è tuttora, certe cose non si cancellano ma si guardano con gli occhi di chi non vuole arrendersi per quanto la strada sia in salita, facendo tesoro e cercando di trarre il meglio dal suo passato sempre presente.
  
Guy Fawkes

5/16/2012

CAMPI F.E.M.A.: NUOVE FORME DI RECLUSIONE DI MASSA


STORIA

La FEMA: Federal Emergency Management Agency, è stata creata il 1 aprile 1979 a seguito dell'ordine esecutivo 12127 del presidente Jimmy Carter.
Essa riuniva le attività della Federal Insurance Administration, della National Fire Prevention and Control Administration, del National Weather Service Community Preparedness Program, del Federal Preparedness Agency e della Federal Disaster Assistance Administration, precedentemente eseguite dal Dipartimento per le Abitazioni e lo Sviluppo Urbano. Assunse anche la difesa civica dal Dipartimento della Difesa che era incaricato di preparare i cittadini all'eventualità di un attacco militare.[1]
Nel 1993 Bill Clinton trasformò la direzione della FEMA in una posizione di gabinetto. Nel 2003 la FEMA divenne parte dell’Emergency Preparedness and Response Directorate [direttorato per la prontezza e la risposta all'emergenza n.d.t.] del Dipartimento di Sicurezza Nazionale.

SCOPI DICHIARATI

Lo scopo dichiarato della FEMA è quello di “ ridurre la perdita di vite e di proprietà e proteggere la nazione da tutti i rischi, compresi disastri naturali, atti di terrorismo e altri disastri provocati dall'uomo, e appoggiare la nazione con un sistema basato sul rischio, e onnicomprensivo, di gestione delle emergenze, composto da preparazione, protezione, risposta, recupero e mitigazione”.[3]

OPERAZIONI RECENTI

La più importante operazione su larga scala della FEMA in tempi recenti è stata in seguito dell'uragano Katrina dell'agosto 2005 avvenuto lungo la costa centro-settentrionale del Golfo e che ha colpito in modo particolare New Orleans, Louisiana. La risposta della FEMA al disastro è stata ampiamente criticata a causa della reazione lenta e inadeguata che ha bloccato assistenza pubblica e privata esterna da parte di individui e gruppi, compresa la Croce Rossa,[4] ha impedito fotografie dei morti[5] e confiscato l'equipaggiamento dei giornalisti[6] e le armi da fuoco registrate dei cittadini. [7]
Il rapporto del Congresso del 2006 sulla gestione di Katrina da parte della FEMA ha affermato che essa è stata “... un fallimento nazionale, un'abdicazione da quello che è il più solenne obbligo, cioè di provvedere al bene della comunità [common welfare]”[8].
CRITICHE

Alcuni hanno criticato il fallimento della FEMA imputandolo al suo concentrarsi sulla continuità di governo da ‘difesa civile’ e sui programmi di risposta al terrorismo a danno della sua prontezza a rispondere ai disastri naturali. Viene inoltre ipotizzato che l'uragano Katrina sia stato usato per mettere alla prova il programma di continuità di governo, permettendo alla FEMA di far pratica con i rastrellamenti e la ricollocazione in campi di grandi numeri di persone, sospendendo i loro diritti costituzionali e militarizzando la regione[9] con l'aiuto di contractor militari privati (mercenari). La Black Water USA, un'azienda di sicurezza privata è stata usata nel dopo Katrina.

POTERI E PREPARATIVI PER UNO STATO DI EMERGENZA DICHIARATO

Il Readiness Exercise 1984 (REX-84) è un programma di risposta alle emergenze che coinvolge l'implementazione della legge marziale, lo spostamento delle popolazioni civili e l'arresto e la detenzione di segmenti della popolazione. Una prova del programma è stata tenuta dal cinque al 13 aprile 1984. È stata guidata dalla FEMA e dal Dipartimento della Difesa e riguardava il coordinamento di altre 34 agenzie e dipartimenti federali[11]. REX-84 è stata menzionata durante le audizioni sullo scandalo Iran-Contra [12] ed esposta pubblicamente dal Miami Herald domenica 5 luglio 1987[13].
Simili esercitazioni su larga scala, di preparazione alle emergenze sono state compiute regolarmente da allora. Quella più recentemente annunciata, organizzata dal NORTHCOM, era programmata per il periodo dal 15 al 20 ottobre. [14] Alcuni affermano che le esercitazioni continuano ad includere preparativi per la sospensione della costituzione e l'implementazione della legge marziale. [15]
L’Operazione Garden Plot è un programma dell'esercito degli Stati Uniti e della Guardia Nazionale sotto il controllo dello US Northern Command (NORTHCOM) per fornire appoggio militare federale durante disordini civili interni. Un esempio dell'implementazione del programma c'è stato durante gli scontri di Los Angeles del 1992 quando l'esercito e i marines vennero usati insieme alla Guardia Nazionale della California[16]. Venne emesso un ordine esecutivo per permettere l'uso dell'esercito federale a sostegno delle leggi nazionali, a causa del Posse Comitatus Act del 1878 che pone delle restrizioni sull'uso domestico dell'esercito a scopo di polizia.[17]
Recentemente, però, la sezione1076 della Public Law 109-364, o "John Warner Defense Authorization Act of 2007" (H.R.5122) ha emendato il Posse Comitatus Act e il The Insurrection Act (che pure pone dei limiti sullo spiegamento domestico dell'esercito) per permettere al governo federale di prendere il controllo unilaterale della Guardia Nazionale e posizionare le truppe federali in qualunque punto del paese durante un' ‘emergenza pubblica’. [18]

ORDINI ESECUTIVI

Durante tutti gli anni 60 sono stati emessi numerosi Ordini Esecutivi Presidenziali che autorizzavano le agenzie federali ad assumere funzioni essenziali in caso di un'emergenza dichiarata. I poteri includevano, tra i tanti, l'autorità del governo federale ad assumere il controllo delle infrastrutture di trasporto, comprese autostrade e porti (10990), risorse alimentari e fattorie (10998) e mobilitare i cittadini in brigate di lavoro supervisionate dal governo (11000). [19]
Il 9 maggio 2007 il presidente George Bush ha riaffermato il ruolo del governo federale durante un'emergenza dichiarata pubblicando l'Ordine Esecutivo NSPD 51/ HSPD-20 (leggi QUI). L'Ordine afferma che in caso di un'emergenza catastrofica tutte le funzioni essenziali della nazione possano essere assunte dal ramo esecutivo del governo e dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale (FEMA inclusa).[20]

CAMPI DI DETENZIONE 

Sviluppo e Costruzione
Nell'agosto 2002 l'allora procuratore generale John Ashcroft chiese che i cittadini americani che vengono definiti ‘combattenti nemici’ vengano detenuti a tempo indefinito e senza accusa, indipendentemente dall'autorità giudiziaria [21]. Questa posizione legale fu confermata dalla quarta Corte di Appello in una sentenza del gennaio 2003 nel caso di un cittadino Usa detenuto all'estero.[22]
Nell'ottobre 2006 il Military Commissions Act fu approvato dal Congresso[23]. La legge si applica a coloro che non sono cittadini Usa e permette che gli individui siano definiti ‘combattenti nemici’ per essere imprigionati a tempo indefinito e senza accusa. Nega anche ai tribunali non militari una revisione giudiziaria della detenzione (sezione sette), ignorando la Convenzione di Ginevra, e afferma che è il presidente che definisce cosa costituisca tortura (sezioni 5 e 6).
Nel gennaio 2007 la American Civil Liberties Un. (ACLU) ha pubblicato un rapporto, basato su documenti ottenuti tramite il Freedom of Information Act, che mostra che il Pentagono ha monitorato almeno “186 proteste anti militari negli Stati Uniti e raccolto più di 2800 rapporti, riguardanti americani, in un database antiterrorismo”. [24]
Da un po' di tempo la FEMA sta ristrutturando e costruendo nuovi campi di detenzione in tutto il paese. Nel gennaio 2006 la KBR, sussidiaria della Halliburton, annunciò di avere vinto un “contratto del valore di un massimo di 385 milioni in cinque anni per la costruzione di una quantità indefinita, in un tempo di consegna indefinito, di strutture detentive per il Dipartimento di Sicurezza Nazionale”.[25] 



SCOPI AFFERMATI

È stato detto poco sullo scopo dei campi di detenzione, ma quando sono stati fatti commenti ufficiali, è stato affermato che i campi sono per la temporanea detenzione d’immigrati illegali.[26]

QUANTITA’ E COLLOCAZIONE

Cittadini preoccupati dello scopo e del potenziale uso dei campi di detenzione hanno documentato e, quando possibile, filmato le strutture detentive. Una stima attuale del numero dei campi di detenzione è di più di 800, collocati in tutte le regioni degli Stati Uniti [un elenco dei luoghi in cui si trovano è disponibile a questo link N.d.r.] e con diverse capacità massime di accoglienza. [27] Se si includono gli edifici governativi attualmente utilizzati per altri scopi, il numero risulta molto maggiore. Sono stati pubblicati video di campi di detenzione ristrutturati ma vuoti [vedi filmato sopra N.d.r.]. [28]

Note

[1] Executive Order 12127--Federal Emergency Management Agency
http://www.fas.org/irp/offdocs/eo/eo-12127.htm.
[2] Federal Emergency Management Agency. “About FEMA” April 1, 2007 .

[3] Ibid.

[4] Federal Emergency Management Agency. News Release. “First Responders Urged Not To Respond To Hurricane Impact Areas Unless Dispatched By State, Local Authorities” 29 August 2005 http://www.fema.gov/news/newsrelease.fema?id=18470;

Rodgers, Ann. “Homeland Security won't let Red Cross deliver food” Pittsburgh Post-Gazette. 3 September 2005
Zarend-Kubatko, Jill. “Disaster touches area residents” Valley Life. 2 September 2005 http://www.zwire.com/site/news.cfm?newsid=15147862&BRD=>.

[5] Editorandpublisher.com. “Journalist Groups Protest FEMA Ban on Photos of Dead” 7
September 2005 http://www.mediainfo.com/eandp/news/article_display.jsp?vnu_content_id=1001055768>.

[6] Gebauer, Matthias. “The Eye of the Hurricane” Spiegel Online International.
http://www.spiegel.de/international/0,1518,373590,00.html>.

[7] Berenson, Alex and Timothy Williams. “New Orleans Begins Confiscating Firearms as Water Recedes” New York Times. 8 September 2005 http://www.nytimes.com/2005/09/08/national/nationalspecial
08cnd-storm.html?ex=1189483200&en=b7a5f1efcf668506&ei=5070
>.

[8] Cable News Network (CNN). “Report: Katrina response a 'failure of leadership':
Homeland Security secretary described as 'detached'” 14 February 2006
http://www.cnn.com/2006/POLITICS/02/13/katrina.congress/index.html?iref=newssearch>.

[9] Nimmo, Kurt. “Attacks on democratic rights, breaching legal barriers: FEMA and
Katrina: REX-84 Revisited” Global Research. 11 September 2005 www.//globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=NIM20050911&articleId=929>.

[10] Scahill, Jeremy. “In the Black(water)” The Nation. 22 May 2006
http://www.thenation.com/doc/20060605/scahill>.

[11] Reynolds, Diana. “The Rise of the National Security State: FEMA and the NSC.” Publiceye.org. 1990 .

[12] “Suspension of American Constitution Oliver North.”
http://www.youtube.com/watch?v=G8tQAYYtLok&mode=related&search=>.

[13] Chardy, Alfonso. “Reagan Aides and the ‘Secret’ Government.” The Miami Herald. 5 July 1987 http://www.theforbiddenknowledge.com/hardtruth/secret_white_house_plans.htm>.

[14] United States Northern Command. “Exercise Vigilant Shield ’08 slated for October.” 30 August 2007 http://www.northcom.mil/News/2007/083007.html>.

[15] Rogers, Lee. “NORTHCOM Plans 5 Day Martial Law Exercise.” Intel Strike. 5 September 2007 http://intelstrike.com/?p=57>.

[16] Global Security. “Operation Garden Plot JTF-LAJoint Task Force Los Angeles”.

[17] Morales, Frank. “U.S. Military Civil Disturbance Planning:
The War At Home” Covert Action Quarterly, #69 Spring / Summer 2000. http://cryptome.org/garden-plot.htm>.

[18] Morales, Frank. “Bush Moves Towards Martial Law” Toward Freedom. 26 October 2006 .

[19] Anonymous. “FEMA Concentration Camps: Locations and Executive Orders” Friends of Liberty. http://www.sianews.com/modules.php?name=News&file=article&sid=1062>.

[20] The White House. “Presidential Directive NSPD 51, HSPD-20.” 9 May 2007 .

[21] Turley, Jonathan. “Camps for Citizens: Ashcroft's Hellish Vision” Los Angeles Times. 14 August 2002 .

[22] Cable News Network (CNN). “Americans may be held as 'enemy combatants,' appeals court rules.” 8 January

[23] The Library of Congress. Military Commissions Act of 2006. 17 October 2007 http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:S.3930:>.

[24] American Civil Liberties Union. “ACLU Report Shows Widespread Pentagon Surveillance of Peace Activists” Press Release. 17 January 2007 http://www.aclu.org/safefree/spyfiles/28024prs20070117.html>.

[25] Halliburton Public Relations “KBR Awarded U.S. Department of Homeland Security Contingency Support Project for Emergency Support Services.” 24 January 2006 http://www.kbr.com/news/2006/govnews_060124.aspx>.

[26] Ibid.

Scott, Peter Dale. “Homeland Security Contracts for Vast New Detention Camps.” New America Media. 8 February 2006 http://news.pacificnews.org/news/view_article.html?article_id=eed74d9d44c30493706fe03f4c9b3a77>.

[27] Friends of Liberty “FEMA Concentration Camps: Locations and Executive Orders.”
http://www.sianews.com/modules.php?name=News&file=article&sid=1062>.

[28] FEMA Camp Footage (Concentrations Camps in USA). http://www.youtube.com/watch?v=0P-hvPJPTi4

Questa è soltanto la storia di come è nato il FEMA e di come si è sviluppato. Purtoppo il fenomeno sta diventando sempre più vasto. Prossimamente verrà affrontanto cosa rischia davvero di succedere a MILIONI di cittadini messicani che rischiano di essere reclusi per non si sa quanto nei vari campi FEMA creati appositamente per loro, e del motivo per cui nessuno, o molte poche persone ben informate, sono a conoscenza dell'esistenza di questi campi.
Tratto da: www.pressante.com/politica-e-ordine-mondiale

5/10/2012

MA IL CIELO E’ SEMPRE (MENO) BLU...


Chi non ha mai intonato o quanto meno sentito la celebre canzone del cantautore italiano Rino Gaetano, morto nel giugno 1981 per cause ancora da chiarire ?
La canzone s’intitolava appunto: “Ma il cielo è sempre più blu”, e anche se oggi non parlerò di Rino Gaetano, questo titolo calza a pennello per trattare un tema assai controverso e misterioso.
Chi non ha mai posato gli occhi per un attimo, anche fugace, verso l’alto ed ha visto un cielo limpido, terzo, senza una nuvola?
Chi invece, negli ultimi anni, alzando la testa non ha notato delle strane linee bianche che “coloravano” il cielo di un biancastro poco naturale?
Chi, guardando l’imperdibile matrimonio del secolo tra William e Kate, ha notato che stranamente, proprio quel giorno a Londra (città rinomata per il suo clima piovoso), splendeva un sole grandioso sui due giovani rampolli? 
Bene, sappiate che quasi una ogni su due, ogni volta che rivolgete lo sguardo al cielo, cioè che vedete non è niente che abbia a che fare con la natura, ma nemmeno con reazioni chimiche dovute dalla condensa dei motori delle decine di aerei che giornalmente sorvolano i nostri cieli nazionali, ma anche internazionali.
Ecco, tanto per fare un esempio molto semplice, la foto che vedete qua sotto (su internet è possibile trovarne a centinaia), ritrae appunto un cielo cui purtroppo, anno dopo anno, ci stiamo sempre più abituando ad osservare. 
Queste linee bianche, sono state ribattezzate negli anni, da scienziati complottisti: Scie Chimiche.


Ora il punto da dove vorrei partire è: quando e perché sono nate (sempre che siano vere) e sono state identificate le prime scie chimiche?
A quanto pare, stando a varie fonti non governative, si è cominciato a parlare del fenomeno delle scie chimiche verso la metà degli anni ’90, con una prima inchiesta condotta contro l’aereonautica militare statunitense accusata di "irrorare" la popolazione con ipotetiche sostanze misteriose, per mezzo di aerei che rilasciavano scie inusuali. Ovviamente l’Air Force si difese dicendo che le scie erano semplici condense create dai motori e che ogni teoria del complotto era totalmente fuori luogo.
Con il tempo però, anche attraverso l’”interesse” di alcuni mass media, si iniziò a parlare di una vera e propria ipotesi di complotto derivata appunto delle scie chimiche.
Dopo anni, infatti, quando parliamo di Scie chimiche, si tende a parlare di chemtrails conspiracy theory.
Ma quanto c’è di vero in tutto ciò che i cospirazionisti indicano come un vero e proprio tentativo, da parte di entità oscure e segrete, di controllare  ad esempio i fattori climatici quale pioggia, vento, sole o neve?
Beh, stando allo studio di diversi scienziati internazionali ma anche italiani, purtroppo qualcosa di vero c’è.
Questo post è soltanto una sorta di antipasto ad un tema che tratterò con il tempo in modo più preciso e dattagliato analizzando anche caso per caso (nel senso di situazione scie chimiche nei diversi stati Europei e non), ma, poiché non ho la competenza di molte nozioni chimiche, ho reputato più giusto girare il sito ufficiale sulle scie chimiche in Italia: http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/, dove spiegano per filo e per segno chi e cosa sono queste scie, ma soprattutto cosa provocano.
Inoltre, poiché ai giorni nostri il tempo è denaro, ma la salute deve sempre venire prima di tutto, prendetevi la briga di vedere questo filmato/intervista che più delle parole spiega semplicemente gli effetti dannosi provocati appunto dalle scie rilasciate in cielo dagli aerei sul cielo italiano.
D’altronde è semplice intuire che qualcosa di strano sotto sotto ci deve essere: come mai ogni volta che è stata presentata un’interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni appunto sul fenomeno delle scie chimiche c’è stato sempre un silenzio tombale da parte delle autorità competenti?
Come mai tutti vedono strane linee in cielo ma nessuno spiega il perché?
Per concludere, da oggi, ogni qualvolta alzerete la testa per guardare il cielo, sappiate che molto spesso ciò che vedete non sono nuove forme di nuvole create da madre e natura, ma bensì qualcosa di probabilmente nocivo rilasciato nell’area per poi arrivare al terreno e forse contaminare coltivazioni e acqua.
Qui sotto trovate l’intervista al biologo italiano Giorgio Pattera. Buona visione
P.s. Ma il cielo è sempre (meno) blu
 Andrea Viaggi



P.p.s. Checco questo è per te....

5/05/2012

Il complotto del clima


Inizio modulo
NEW YORK. Ha entrate annue che sfiorano il mezzo "triliardo" (quasi 500 miliardi di dollari), superiori alla maggior parte degli Stati-nazione del pianeta. Le agenzie di rating le danno un voto di solvibilità superiore al Tesoro degli Stati Uniti. Per gli ultimi 60 anni è stata quasi sempre la multinazionale con più profitti e con il massimo valore in Borsa (solo di recente sorpassata da Apple).
È soprattutto «un'entità sovrana indipendente, che tratta gli Stati Uniti da potenza a potenza, ha la sua politica estera autonoma, e un'organizzazione interna simile a quella di un grande apparato militare». È la Exxon, la compagnia petrolifera più grande di tutti i tempi e l'avversaria implacabile delle riforme ambientaliste. Un colosso capace di esercitare un potere di veto non solo sui governi del Terzo mondo, non solo sul Congresso di Washington, ma perfino sulla scienza.
La rivelazione contenuta in una grande inchiesta americana è proprio questa: il ruolo sistematico del gruppo petrolifero nel falsificare per anni la scienza sul cambiamento climatico, finanziare ogni sorta di teorie negazioniste, influenzando l'opinione pubblica e interferendo sul dibattito politico americano. Con una «doppiezza» clamorosa: al suo interno, intere task-force di geologi della Exxon studiano come arricchire la compagnia grazie al cambiamento climatico.I recenti accordi con Vladimir Putin per lo sfruttamento di giacimenti sotto l'Artico, sono il primo "dividendo" che la Exxon incassa da quel riscaldamento ambientale che ha cercato di confutare per anni. Le rivelazioni sui segreti della Exxon sono contenute nel libro "Private Empire" ("Impero privato") che esce in questi giorni negli Stati Uniti.
L'autore, Steve Coll, è una grande firma del giornalismo investigativo, ha già vinto due premi Pulitzer, tra i suoi libri-inchiesta più importanti ce n'è uno sul clan dei Bin Laden e uno sulle guerre di George Bush. È anche presidente della New America Foundation, un think tank di Washington. Questo libro monumentale (700 pagine) è il frutto di anni di ricerche, 400 interviste, incluse tra queste anche numerose fonti interne alla stessa Exxon.
Fra i temi affrontati c'è il ruolo della multinazionale petrolifera nel sostenere regimi dittatoriali che opprimono i loro popoli, si reggono al potere con le armi e le violenze di massa. Più volte ong umanitarie come Human Rights Watch hanno denunciato la Exxon per i legami avuti con despoti feroci in Indonesia (pre-democrazia), Venezuela, Guinea equatoriale, Ciad, nonché con la Russia di Putin. In certi casi perfino la politica estera degli Stati Uniti è stata sabotata dalla «politica estera della Exxon». Lo stesso George W. Bush, il presidente più amico dei petrolieri nella storia d'America, nel 2001 sbottò con il premier indiano: «Nessuno riesce a influenzare le scelte della Exxon». Un caso limite è quello del Ciad nel 2006, quando il dittatore locale, il generale Idriss Déby, fu messo sotto pressione dall'Amministrazione Bush e dalla Banca mondiale perché destinasse almeno una parte della rendita petrolifera all'istruzione e alle cure mediche per il suo popolo, anziché all'acquisto di armi. La Exxon «staccò» un assegno di 700 milioni di dollari per Déby, permettendogli così di ignorare Bush e la Banca mondiale.
Al centro delle rivelazioni di Coll c'è la lunga guerra di Exxon contro la scienza. Un'operazione condotta per anni in modo segreto, usando come schermo dei «centri studi» pseudo-indipendenti, potenti agenzie di lobbying, comitati di azione per il finanziamento dei politici. Un'offensiva organizzata con metodi pressoché «militari», da parte di una multinazionale che Coll descrive come «una potenza costruita sulla segretezza aziendale, severe regole di sicurezza interna equiparabili alle scatole nere che sono le agenzie di intelligence delle superpotenze». Il chief executive che ha impresso l'influenza maggiore è stato Lee Raymond, lui stesso un ingegnere chimico di formazione, «convinto di avere personalmente le conoscenze sufficienti per giudicare gli scienziati climatologi». Mezzi pressoché illimitati furono messi al servizio di una vasta campagna di disinformazione, depistaggio, denigrazione: con l'obiettivo di promuovere una «contro-scienza», con un «bacino di esperti alternativi», cioè scienziati negazionisti disposti ad assecondare gli interessi di Big Oil.
Quella campagna iniziò nel 1993 ma ebbe un'accelerazione e un'escalation di mezzi a partire dal 1997, in coincidenza con gli Accordi di Kyoto. Anche altre potenze del petrolio, delle energie fossili, dell'automobile, si opposero a Kyoto. «Ma la campagna della Exxon - dice Coll - fu unica per il suo attacco alla scienza.
Sia in prima persona, sia attraverso l'American Petroleum Institute (una Confindustria dei petrolieri, ndr), cominciarono a finanziare ogni sorta di gruppi e associazioni neoliberiste, piccoli e grandi, tutti uniti dalla stessa strategia: sfidare la validità della scienza sul cambiamento climatico, mettendo in dubbio sia le responsabilità dell'inquinamento industriale sia l'esistenza stessa di un riscaldamento da CO2».
Coll ha raccolto le prove che «furono usati metodie tattiche prese in prestito dall'industria del tabacco quando si adoperò per ritardare la presa di coscienza dei danni del fumo, in certi casi furono addirittura le stesse persone o le stesse organizzazioni che passarono da una campagna all'altra». Nessun altro però ebbe la formidabile efficacia dispiegata dalla Exxon nel mobilitare una vasta coalizione anti-Kyoto. «Finanziando generosamente piccoli gruppi di scienziati scettici, spesso privi di competenzee qualificazioni specifiche, offrendo loro campagne di comunicazione e relazioni pubbliche, Exxon diede a queste voci un peso sproporzionato nel dibattito scientifico». Il risultato finale: «Riuscì a creare l'impressione nei mass media e nell'opinione pubblica che la comunità scientifica era lacerata da una tremenda controversia, laddove invece questa controversa era marginalee in via di superamento». Non solo durantei due mandati presidenziali di Bush, ma anche nell'Amministrazione Obama il potere di veto della Exxon si è rivelato insormontabile: impossibile far passare al Congresso la normativa « cap-and-trade» con cui Obama avrebbe limitato le emissioni carboniche; impossibile anche abolire i 4 miliardi di sussidi annui che il contribuente americano versa a Big Oil (come se non bastassero i pingui profitti delle compagnie). Di fatto, osserva Coll, gli Stati Uniti hanno tutti gli svantaggi di una «compagnia petrolifera di Stato» che condiziona prepotentemente le loro decisioni politiche, senza avere su di lei alcuna influenza: «La stazza di Exxon, il suo ruolo dentro il sistema politico, la percentuale del Pil che rappresenta, la sua presenza nel mondo intero la rendono simile a un ente di Stato; salvo che si oppone ad ogni regolamentazione e controllo sulle sue attività». La beffa finale, riguardo al cambiamento climatico, è che la Exxon ne trarrà benefici immensi.
Le sue équipe geologiche hanno studiato da tempo gli effetti del riscaldamento del pianeta, anticipando di anni che lo scioglimento dei ghiacci artici avrebbe reso più facile sfruttare quei giacimenti sottomarini. Ora la Exxon ha potuto annunciare un patto con Putin, che le apre l'accesso alla zona russa dell'Artico, «e riserve sottomarine pari a molti miliardi di dollari». Dunque alla fine Exxon siè «convertita» al cambiamento climatico. Invece nel dibattito elettorale americano la destra continuaa recitarei dogmi impartiti dagli indottrinatori dei think tank negazionisti: non solo gli estremisti come Rick Santorume Newt Gingrich già eliminati dalla gara per la nomination, ma anche il vincitore Mitt Romney che affronterà Obama a novembre, continua a ripetere la lezione che la Exxon ha dettato per anni: «Noi non sappiamo che cosa causa il cambiamento climatico, e spendere miliardi per ridurre le emissioni di CO2 è sbagliato». In molti Stati, la destra repubblicana è riuscita a imporre che nelle scuole i prof debbano presentare una versione «imparziale» sul cambiamento climatico, dando pari peso alle teorie negazioniste. L'investimento della Exxon è stato ben remunerato.

Articolo di Federico Rampini
Tratto da la Repubblica del 04 maggio 2012

5/04/2012

FILM PER IL WEEKEND - INSIDE JOB




Siamo nei primissimi mesi del 2008 quando, in tutto il mondo, in seguito ad una crisi finanziaria scoppiata nell'estate del 2007, (nata negli Stati Uniti con la cosiddetta “crisi dei subprime”, il mondo si trova ad affrontare una delle sfide più delicate della storia dell’economia moderna.

INSIDE THE JOB, datato 2010, è un film documentario scritto e diretto dal milionario americano Charles Ferguson, il quale indaga sulle colpe e i colpevoli della crisi economica scoppiata appunto a cavallo tra il 2007 ed il 2010.
Un documentario che prova a indagare la scioccante verità dietro la crisi economica del 2008. La crisi finanziaria globale, con un costo di oltre 20.000 miliardi dollari, ha lasciato senza lavoro e senza casa milioni di persone. Attraverso approfondite ricerche e interviste con i principali addetti ai lavori, politici e giornalisti, Inside Job ricostruisce la nascita di una industria canaglia e svela tutte quelle relazioni corrotte che hanno avvelenato la politica, il mondo accademico, finanziario e istituzionale.[1]
In questo film/documentario, il regista intervista molti dei più importanti personaggi ai vertici del mondo economico e finanziario. 108 minuti molti dettagliati in cui è possibile capire com’è stato possibile arrivare al collasso dell’economia moderna.
Il Film è sconsigliato ai deboli di cuore e di portafoglio.
(purtroppo il trailer è il lingua originale, il film potete comunque trovarlo ovunuque con i sottotitoli in italiano).
Buona visione e buon fine settimana.

Andrea Viaggi

Trailer del film:






[1] http://trovacinema.repubblica.it/film/inside-job/390813

5/01/2012

1000 GRAZIE A TUTTI




Voglio dedicare questo breve e fugace post alle prime 1000 persone che in meno di un mese hanno deciso di dare almeno una volta un'occhiata al mio blog. 
So che 1000 viewing (tanto per dare un tocco d’internazionalità al blog), nell'infinito mondo della rete non sono davvero niente, ma io considero questo numero come un punto di partenza per continuare a scrivere e parlare di argomenti che reputo importanti e dei quali tutti noi dovremmo essere a conoscenza.
Gestire un blog non è mai semplice poiché richiede molto tempo libero e tanta ma tanta passione se si vuole trattare (bene) determinati argomenti.  
Io come sempre cercherò di dedicare il maggior tempo possibile in ciò in cui davvero credo.
Come potete vedere il blog è davvero ancora in fase embrionale.
Può ancora prendere mille direzioni, per questo reputo importante l'idea di collaborazione e partecipazione. 
Spero che con il tempo sempre più persone decideranno d’interegire, proponendo argomentazioni, discussioni e dibattiti. 
Tutto come sempre, all'insegna della libera informazione e del libero pensiero.
Grazie davvero di cuore a tutti.


Andrea Viaggi